LO SAI CHE I PAPAVERI...

Appunti:

I papaveri sono fiori appartenenti alla famiglia delle Papaveracee. Alcune specie vengono coltivate nei giardini per la bellezza dei loro fiori, che possono essere di colore bianco, di un rosso accesso o di un giallo vistoso. Nota, in maniera particolare, e' la specie papavero domestico (Papaver somniferum), da cui si estrae l'oppio. Nel nostro paese invece e' molto diffuso il papavero comune (Papaver rhoeas), detto anche rosolaccio, dai caratteristici fiori a petali rossi.

Dal troppo oro scoppiano le spighe / gocce di papavero qua e la' / e nel campo / una ragazza / con ciglia lunghe come spighe d'orzo, / che negli occhi raccoglie i chiari / covoni del cielo / e canta. / lo mi riposo all'ombra dei papaveri, / senza desideri, senza rimpianti, / corpo soltanto / e argilla. / Canta la ragazza ed io l'ascolto. / Sulle sue labbra calde mi nasce l'anima. - Lucian Blaga, Nel campo, Poesie, XX sec.

Vidi campo di rossi / papaveri vasto al mio sguardo / come letto di strage, / come flutto ancor caldo / sgorgato da una ecatombe. / Non mai piu' fervente rossore / veduto avean gli occhi miei grandi, / e tutta la mia vita tremava / dalle radici / come s'io mi svenassi / sul sacro tuo suolo / con vene giganti. - Gabriele D'annunzio, Alcyone, 1903

Inseguivo fino alla scarpata, che al di la' della siepe saliva scoscesa verso i campi, qualche papavero disperso, qualche fiordaliso rimasto pigramente indietro, che l'ornavano qua e la' con le loro corolle cosi' come nella bordatura di un arazzo compare, sparsamente accennato, il motivo agreste che trionfera' nel centro; ancora radi, spaziati come le singole case che annunciano gia' l'approssimarsi di un villaggio, essi mi annunciavano l'immensa distesa dove dilagano le messi, dove la vista di un solo papavero che inalberava in cima alla sua fune e lasciava sferzare dal vento il rosso della sua fiamma al di sopra del nero unto della sua boa, mi faceva battere il cuore, come al viaggiatore che, scorgendo su una terra bassa una prima barca incagliata e un calafato che la ripara, esclama, prima ancora d'averlo visto: Il Mare!  - Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto, 1913/27

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