Francesco Speranza

 

Nato a Bitonto  nel 1902 , Francesco Speranza si spegne nella sua amata Santo Spirito nel 1984.
Studia a Napoli al Liceo artistico sotto la guida di Vincenzo Migliaro , si trasferisce a Milano nel 1924 e s'iscrive all'Accademia di Brera seguendo i corsi di pittura di Ambrogio Alciati , diplomandosi col massimo dei voti.
La sua carriera artistica ha inizio esponendo le sue prime opere alla Permanente nel 1926. Partecipa alle Biennali di Venezia 1936-1938-1948 e a tutte le Quadriennali di Roma , a mostre Regionali , Nazionali ed Internazionali.

"Ho affrontato il problema dell'arte attraverso il cuore : umiliandomi di fronte al creato ho dipinto in semplicità e umiltà sapendo che le cose più belle sono le più semplici."

 

"Speranza predilige la tempera, elaborata alla maniera antica, a cui conferisce la corposità e la brillantezza dell'olio. Ogni suo quadro vibra per quei toni morbidi e caldi, sovente impreziositi da dosatissime velature, che derivano dalla fusione del colore meridionale con l'atmosfera lombarda.
Non è facile individuare nei suoi dipinti la traccia del suo complesso e personale procedimento tecnico, né del lavoro preparatorio - appunti, grafici e scritti - che precede ogni realizzazione. Qualsiasi riferimento alla materialità del mezzo scompare di fronte all'incanto di questi volumi così sapientemente scanditi nell'azzurrità del cielo, quasi una magica evocazione del regno della luce, della serena poesia, d'un modo semplice e felice."
Gino Traversi, 1968

"Osservando un dipinto di Francesco Speranza si avverte, spesso, la necessità di valicare l'immediata soglia del visibile, quell'atmosfera veridica che avvolge le sue composizioni, per ricercare una traccia più profonda, quella del creatore dell'opera, con la sua intensa umanità e un desiderio mai sopito di plasmare un'emozione." - Lucia Anelli

"Come fa Speranza, ci è stato chiesto , a dipingere tanto bene la Puglia restando a Milano ? Sveliamo un piccolo segreto : Francesco Speranza dipinge sì di memoria , ma servendosi di appunti presi sul vero ; piccoli disegni a penna , minuziosissimi e ricoperti , ai margini , e anche nel corpo stesso del disegno , di annotazioni sui colori , la luce , l'ombra , la posizione del sole , il vento , eccetera. D'estate , durante le vacanze , egli torna ogni anno a Santo Spirito , che è per lui una specie di base strategica dalle quale spostarsi in ogni direzione , per ritornare ogni volta con un disegno . D'inverno , a Milano , mentre magari fuori la pioggia batte sui tetti , o la nebbia avvolge la città , rendendo misterioso il silenzio che regna in cima all'alto e nero palazzo lombardo , Francesco Speranza tira fuori i suoi foglietti che conservano ancora l'aroma dell'erba pugliese , li stende sulla tavola , ne sceglie uno , decifra lo scritto , e rivedendo il paesaggio ispiratore come se lo avesse nuovamente davanti agli occhi , comincia a dipingere .Con una tecnica lenta , precisa , che nulla lascia all'apporto del caso , o dell'estro .Con pazienza infinita nel descrivere ogni particolare , un poggiolo , un cancello , un vaso di fiori alla finestra , un bambino che gioca nella piazza assolata , la nuvola che sta sospesa sopra gli ulivi. Come se il tempo non esistesse e davvero l'atto di dipingere potesse trasformarsi in un modo più intenso di vivere . Un modo alto e poetico perchè decantato di ogni scoria , librato nella felicità del ricordo . Passeranno gli anni , passeranno le mode , le poetiche , le estetiche , e tanto rumoroso nulla.       E quando tutto ciò sarà sparito resteranno ancora i quadretti pugliesi di Francesco Speranza che troveranno chi , cercando serenità , sarà preparato a sentirne il fascino ."
Renzo Biasion  da  "Oggi" - 1969

  
 

 

"Cattedrale di Trani"

"S.Antonio da Padova" - Pala d'altare presso la Chiesa del Sacro Volto , Milano

 

 

Breve raccolta di disegni di Francesco Speranza

Mostre : Conversazioni con Francesco Speranza

 

 

Ultimo aggiornamento:  13-10-22