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			 Nato 
			a Verona nel 1898 e morto a Verona nel 1961, Flangini visse 
			lungamente a Milano, dove insegnò nelle scuole elementari e dove, 
			anche, si dette a una sorta di teatro, cattolico, popolaresco, come 
			autore, attore, regista, scenografo. Sin dagli anni Venti partecipò 
			a numerose collettive, quali le Biennali Nazionali d'Arte di Verona, 
			le esposizioni all'Opera Bevilacqua La Masa di Venezia, dei premi 
			Marzotto, Suzzara, Dalmine e Gallarate. Solo nel 1950 riuscì a darsi 
			totalmente alla pittura. 
 Autodidatta, istintivo, spontaneo, anzi naturale artista, era però 
			amante di una speciale cultura che, dal dolce tono veneto, lo portò 
			a una sorta di nordico romanticismo, o perfino di espressionismo, 
			nel Belgio di Ensor, di Van Gogh, di Laermans. Quel che è 
			meraviglioso - ma al tempo stesso niente affatto meraviglioso, dato 
			il forte temperamento pittorico - è che nella conquista del Nord 
			egli non sgarra mai, non stona mai, non si squilibra mai; come 
			invece capitò ad altri che dall’Italia volsero al Nord. Perché oltre 
			al nativo senso del colore giusto, al senso plastico pure istintivo, 
			al segno nervosamente pronto nel cogliere l’attimo, non con 
			materialistici dinamismi, ma per fermarlo in un esempio di candida 
			sicurezza morale, o persino di psicologia, Flangini unisce proprio 
			ciò che più conta: quel “sentimento” grazie a cui qualsiasi 
			linguaggio tradizionale, magari vecchio, logoro, diviene viceversa 
			inatteso, nuovo, originale.
 
 Sue opere sono conservate presso la Galleria d'arte moderna di 
			Verona, il Museo di Suzzara, la Fondazione Domus di Verona, 
			l'UniCredit Group Collection, la Banca Popolare di Verona, il Banco 
			Popolare Patrimonio Artistico e innumerevoli collezioni private.
 
 
 "(...) Flangini è stato infatti - scrive Francesca Zaltieri - 
			un appartato e solitario cantore delle atmosfere padane e nordiche e 
			ha saputo costruire un mondo di raffinata bellezza e di pudica e 
			malinconica nostalgia.
 
 I colori delle sue tele narrano invero sia la generale atmosfera di 
			un clima esistenziale sia lo specifico sentimento dell’uomo, di un 
			uomo smarrito di fronte ad un epoca di cambiamenti e di 
			trasformazioni. Eppure i paesaggi che quest’uomo realizza sono 
			sereni, densi solo della purezza di segni, espressione di un 
			incanto, di una delicata suggestione di fronte ad una natura 
			contemplata e costantemente riscoperta sotto i diversi cieli 
			d’Europa. È dunque con viva emozione che scrivo queste righe, 
			giacché nelle immagini dell’autore, nei suoi paesaggi scarni e 
			lontani da ogni retorica, emerge una poesia alta e intensa, 
			un’autenticità rara.
 
 Mi sono chiesta se si può quindi definire Flangini un «poeta 
			pittore»? se osserviamo come riesce a modellare sulla tela o sulla 
			carta i sentimenti ispirati dall’amore per la natura, 
			dall’osservazione di una umanità trasognata e affaticata, che solo 
			lui riesce a cogliere nella giusta dimensione tra sogno e realtà, 
			scopriremo quanto davvero il suo linguaggio sia personalissimo e 
			pieno di fascino, caratterizzato da una soggettività che consente al 
			destinatario molteplici e stimolanti letture. Il che appartiene, 
			appunto, anche alla poesia.(...)"
 
			
 E Raffaele De Grada nel 1956: " Flangini è rimasto autentico. 
			Della sua autenticità, che è più nordica che italiana. La sua 
			pittura appartiene a quel clima, di cui Vlaminck è stato nel 
			ventennio 1919-1939 un esempio illustre, che consegue 
			all’impressionismo. Si manifesta con il consolidarsi delle nebbie 
			dell’ultimo impressionismo. Le atmosfere celesti e viola dì Van 
			Risselberghe di Russel diventano gli azzurri carichi di insegne che 
			coloriscono i villaggi del nord e i neri profondi delle chiatte 
			sulla Sambre e delle colline di detriti di carbone."
 
 Tutto ciò che 
			volete sapere del maestro Giuseppe Flangini, sul suo
			
			sito web e per la 
			visione 'veloce' di alcune sue opere, sul canale 'leonartube' della 
			piattaforma Youtube potreste aprire l'
			
			audio- slideshow da me realizzata in omaggio della sua 
			'sentimentale pittura'.
 
  
			  
				
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			Ultimo 
			aggiornamento:  
			01-02-22
			
			
			
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