L’artista Luigi Busi è il protagonista della
quattordicesima mostra retrospettiva promossa da Bologna per le
Arti, associazione culturale da anni impegnata nel percorso di
riscoperta e valorizzazione della pittura bolognese tra Ottocento e
Novecento.
Si
tratta della prima grande esposizione monografica dedicata al
pittore nella sua città natale, che accoglierà circa sessanta
opere, tra dipinti e opere grafiche, di provenienza sia pubblica che
privata affiancate dalle tele dei maestri che hanno segnato la sua
formazione e degli artisti contemporanei che ne hanno influenzato
l’iter creativo.
La mostra è curata da Stella Ingino e inaugurerà sabato 27
gennaio 2018 alle ore 17.30 presso la Sala Ercole di Palazzo d’Accursio
a Bologna. Per l’occasione sarà pubblicato anche un ampio catalogo
dedicato alla variegata produzione dell’artista, corredato da testi
critici di Stella Ingino, Ornella Chillè, Alessio Costarelli e
Ilaria Chia.
Tra le opere esposte in mostra si potranno ammirare: Torquato Tasso
e il cardinale Cinzio Aldobrandini nel convento di sant’Onofrio a
Roma e La confessione di Isabella Orsini a Paolo Giordano della
Pinacoteca Nazionale di Bologna; Cristoforo Colombo della Regione
Emilia Romagna; Ritratto di Cavour e Minghetti e il dipinto del
pittore Antonio Puccinelli Carlo Alberto a Oporto del Museo civico
del Risorgimento; Luigi Nicolò de' Lapi prima del supplizio delle
Collezioni d'arte della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna;
Via degli Orefici della Collezione BNL Gruppo BNP Paribas; Giuseppe
Busi del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna e
numerose opere provenienti dalla Fondazione Collegio Artistico
Venturoli tra cui Le ultime ore del Doge Foscari e Autoritratto,
oltre ai dipinti di collezione privata come l’inedito Ritratto della
famiglia Hercolani o i celeberrimi Gioie materne e Conseguenze di un
matrimonio celebrato col solo rito religioso.
La mostra ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia-Romagna,
del Comune di Bologna e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Nel corso dell’esposizione, e precisamente tra febbraio e marzo
2018, si terrà l’ottava edizione dei “Dialoghi Culturali a
Palazzo d’Accursio”, un ciclo di conferenze sull’arte e le sue
declinazioni tenute da studiosi e personalità del panorama culturale
della città. Gli appuntamenti si terranno presso la Cappella Farnese
di Palazzo d’Accursio.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 28 gennaio al 18 marzo 2018 e
si potrà visitare gratuitamente martedì, mercoledì, giovedì, sabato
e domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.30 e venerdì dalle 15.00 alle
18.30 (lunedì chiuso).
L’arte di Luigi Busi trova la sua dimensione
nel realismo ottocentesco, spaziando dalle opere di carattere
storico a scene di vita borghese, con una predilezione verso temi
familiari resi con vibrante sensibilità che gli garantirono ben
presto l’ammirazione del pubblico. La morte prematura, avvenuta
all’età di soli 47 anni, stroncò una brillante carriera
caratterizzata da un grande successo che gli valse numerosi
riconoscimenti ufficiali come la nomina di Socio Onorario presso
l’Accademia di Belle Arti di Milano, di Bologna e di Perugia, oltre
al titolo di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia.
Luigi Busi si forma al Collegio Artistico Venturoli a Bologna,
ottenendo fin dai primi anni di studio premi e menzioni. Nel 1858,
dopo aver vinto il Pensionato Angiolini, si trasferisce a Roma dove
entra in contatto con le novità della pittura storica in direzione
realista portate avanti da Altamura, Morelli e Ussi.
Negli anni Sessanta ottiene importanti commissioni pubbliche a
Bologna occupandosi, in collaborazione con Luigi Samoggia, della
decorazione del Teatro Comunale e della Sala Rossa in Palazzo d’Accursio.
Nel 1867 è selezionato per l’Esposizione Universale di Parigi e
raggiunge l’apice della fama con la premiazione all’Esposizione
Nazionale tenuta a Parma nel 1870 e con l’Esposizione Universale di
Vienna nel 1873.
Tra il 1866 e il 1871 dipinge tre grandi tele per il «Salone del
Risorgimento» del marchese Pizzardi e nel 1873 la pala Il martirio
dei Santi Vitale e Agricola per l’altare maggiore dell’omonima
chiesa bolognese. Altre opere di soggetto religioso sono nella
cappella di Villa Hercolani Belpoggio a Bologna e nel Santuario
della Madonna del Piratello, nei pressi di Imola.
Tra le decorazioni parietali si annoverano inoltre i suoi interventi
nel Palazzo della Banca d’Italia a Firenze, in due palazzi privati a
Imola, nella Sala Greca e nella Sala degli Etruschi nel Museo Civico
Archeologico di Bologna.
Bologna per le Arti è un’associazione culturale senza scopo di
lucro nata nel 1999 per fornire un servizio diretto alla conoscenza
e alla divulgazione delle arti figurative con specifico riferimento
ai periodi dell’Ottocento e del Novecento. A tal fine,
l’associazione si propone di organizzare mostre, conferenze e
pubblicazioni finalizzate alla valorizzazione della tradizione
artistico-culturale del territorio bolognese. Bologna per le Arti
realizza i propri progetti collaborando con enti, associazioni e
istituzioni di natura pubblica e privata. Dal 2010 realizza le
proprie mostre annuali (circa 250mila visitatori) presso Palazzo d’Accursio
in collaborazione con il Comune di Bologna, sempre corredate dal
ciclo di incontri «Dialoghi Culturali a Palazzo d’Accursio» grazie
alla partecipazione dei maggiori professionisti della cultura in
città e nel Paese. Dopo l’incredibile successo di pubblico delle
mostre su Alfredo Protti, Flavio Bertelli e Carlo Corsi, e dopo
esser stata onorata della Medaglia dal Presidente della Repubblica
per le mostre “Mario di Maria (Marius Pictor). Il pittore delle
lune” e “Giovanni Romagnoli. L’eterna giovinezza del colore”
l’Associazione prosegue la sua attività promuovendo la
quattordicesima retrospettiva che quest’anno sarà dedicata al
pittore Luigi Busi (Bologna, 1837-1884).

Luigi Busi. L’eleganza del vero 1837-1884
a cura di Stella Ingino
promossa dall’Associazione Bologna per le Arti
Palazzo d'Accursio, Bologna
28 gennaio - 18 marzo 2018
inaugurazione: 27 gennaio, ore 17.30
Per info:
www.bolognaperlearti.it
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