Per Barletta, si tratta di proseguire la vocazione a
farne un ideale luogo del contemporaneo, iniziata nel
2009 con On the ground Underground per
Intrameonia Extra Art, le declinazioni di
Watershed tra 2012 e 2013 sino alla grande mostra
del 2018, VICTORY OF DEMOCRACY e l'istallazione
pubblica GOVERNMENT di Andrei Molodkin.
La mostra INHUMAN, a cura del direttore artistico
e autore del Circuito Giusy Caroppo, distribuita
in tutti gli ambienti dei sotterranei del maniero,
vuole sollecitare la riflessione sull'universalità del
degrado umano, della violenza esercitata dal singolo o
dal potere ai danni della dignità della persona e delle
sue libertà, anche alla luce del lockdown imposto
dalla pandemia e dalle proteste mondiali a tutela delle
differenze etniche, sfiorando la sfera morale e
antropologica.
Al di là della storia, delle latitudini, dell'età
anagrafica, del sesso e della religione, tanto da
dimostrare come la disumanità sia, in effetti, una delle
qualità caratteristiche dell'essere umano come già
affermava nell'ottocento Ambrose Bierce.
Il concetto è declinato attraverso interventi site
specific e opere caratterizzanti alcune serie storiche
di tre artisti internazionali: Kendell Geers (Johannesburg-Sudafrica,1960.
Vive a Bruxelles), Oleg Kulik (Kiev, 1961) e
Andres Serrano (New York City, 1950).
Kendell Geers, nato in una famiglia afrikaans
bianca della classe operaia durante il periodo
dell'apartheid, ha abbracciato fin da ragazzo il
movimento anti-apartheid. In INHUMAN declina, attraverso
diversi media - neon, opere ad acrilico, sculture
inedite o reinventate il suo impegno di artista
militante volto a smascherare ogni abuso di potere e a
ritrovare una nuova spiritualità. Nel percorso,
incentrato su un dialogo serrato con le opere di Oleg
Kulik, Geers interviene con installazioni che
concentrano nel messaggio scultoreo l'uso della forza;
centrale, in una visione non dogmatica ma simbolica, è
soprattutto il simbolo religioso cristiano o animista e
la scelta di comunicare al pubblico anche attraverso
l'uso più diretto della parola.
Il racconto si intreccia con i contributi - tra
fotografia, video e installazioni site specific - del
russo Oleg Kulik, artista visivo, performer e
attivista politico a favore della salvaguardia
dell'ambiente e delle specie animali. Da performance
storiche e visionarie testimoniate da
videoinstallazioni, a quelle più strettamente connesse
alla sua simbiosi con il mondo animale, impersonando
l'uomo cane, in una disamina di situazioni estreme e
claustrofobiche inneggianti alla libertà, sino a
messaggi contro la falsa morale, la violenza delle
guerre, le sperimentazioni ai danni degli esseri
viventi, velati dalla poesia delle immagini e da
atmosfere oniriche.
Quasi off limits per la forza esplicita delle immagini -
ancora più significative in un momento storico in cui il
mondo sembra essersi fermato, dimenticando che la
violenza fisica e la negazione della libertà e dignità
individuale è ancora viva e prepotente è la sequenza di
otto opere selezionate dalla serie Torture di Andres
Serrano, realizzata nel 2015 ed esposta in blocco in
una delle sale cannoniere del Castello. La abitano tre
uomini cui è negata l'identità ma di cui conosciamo nomi
e cognomi, Fatima che was Imprisoned and Tortured in
Sudan, anonime vittime di torture incappucciate,
insanguinate, inginocchiate e costrette a reggere
posizioni innaturali ed estreme, per chiudere con
l'essenza dell'assenza d'aria, sintetizzata
dall'emblematico interno, stretto e lungo, del carcere
di sicurezza a Buchenwald.
La mostra, organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese,
è stata realizzata anche grazie al contributo del Comune
di Barletta e alla collaborazione degli artisti e
rispettivamente per Kendell Geeers di a/political,
Londra e la collaborazione di Becky Haghpanah-Shirwan,
Sylwia Serafinowicz, Cendrine du Welz; per Oleg Kulik
della Galleria Giampaolo Abbondio di Milano; per Andres
Serrano della Galleria Alfonso Artiaco di Napoli.
Il Circuito del Contemporaneo in Puglia, format ideato
dal direttore artistico Giusy Caroppo, nel Piano
Strategico della Cultura per la Puglia 2017-2025 PIIIL,
è progetto realizzato in coerenza con il Progetto
"Valorizzazione della cultura e della creatività
territoriale Il sistema musicale in Puglia nell'ambito
de FSC Puglia 2014-2020, Patto per la Puglia, Area di
Intervento IV Turismo, Cultura e valorizzazione delle
risorse naturali. |