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 La Pattern Room raccoglierà un ciclo di nuove opere pittoriche 
			concepite dall'artista austriaca specificamente per questo progetto 
			e in dialogo con quattro dipinti degli anni Venti dell’avanguardista 
			polacco Władysław Strzemiński, in prestito dal 
			Muzeum Sztuki di 
			Łódź.
 
 
  Partendo da un quadro del 2018 acquisito dalla Collezione Maramotti 
			e prendendo spunto dalla ricerca di Strzemiński e dalle sue 
			Architectural Compositions realizzate quasi un secolo fa, Deininger 
			ha lavorato su numerose opere contemporaneamente per giungere alla 
			selezione finale dei dipinti, alla “frase” che essi compongono sulle 
			pareti della sala. 
 Deininger concepisce infatti le sue opere all’interno di un processo 
			ininterrotto: ogni dipinto, sul quale lavora anche per lungo tempo, 
			non è un’entità conclusa, ma un tassello del discorso creativo che 
			conduce l’artista a visualizzarne la collocazione in un contesto 
			spaziale definito. Affine alla generazione di unità lessicali e alla 
			contemporanea elaborazione di una loro sintassi, il processo 
			creativo di Deininger prende forma attraverso passaggi successivi e 
			pazienti sulla superficie di ogni singola opera e si sviluppa nei 
			rapporti tra i diversi dipinti.
 
 Le texture, le consistenze e gli spessori che si svelano a una 
			distanza ravvicinata dalle opere sono ottenuti dall’artista 
			mescolando gesso, polvere di marmo o colla ai colori ad olio 
			–materiali che assorbono e restituiscono la luce in modo differente 
			– così come procedendo per stratificazioni di colore e lavorando sia 
			sul fronte che sul retro delle tele.
 
 Le composizioni di linee e colori rimandano a una dimensione 
			astratta, ma l’immaginario di Deininger attinge alla realtà di forme 
			e oggetti concreti, che sono poi trasposti e ibridati sulla tela, 
			ricombinati per aprirsi a nuove interpretazioni possibili. Anche 
			l’apparenza piatta della superficie delle opere è spesso scardinata 
			da un’osservazione attenta, che rivela livelli diversi di profondità 
			e rapporti talvolta prospettici tra gli elementi.
 
 Deininger, che lavora esclusivamente con la luce naturale, dipinge 
			reagendo passo dopo passo alle fasi successive della generazione 
			stessa delle opere, nel tempo del loro farsi, della loro “messa al 
			mondo”. La sua pittura è sperimentale nel processo – di cui gli 
			errori e i cambi di direzione sono parte connaturata – ed esatta e 
			calibrata nel risultato formale.
 
 In questo progetto connesso e ispirato a Strzemiński emerge la 
			riflessione di Deininger sulla ricerca di un artista della 
			generazione dell’Avanguardia, lontano dal punto di vista storico e 
			teorico, ma in cui riecheggiano affinità formali inaspettate e una 
			comune profonda ricerca sull’essenza della visione e della pittura.
 
 La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione con testi di Luigi Fassi, Paulina Kurc-Maj e Władysław Strzemiński.
 
			
			
  
 
 Svenja Deininger - Two Thoughts
 8 marzo - 26 luglio 2020
 Visita con ingresso libero negli orari di apertura della collezione 
			permanente.
 Giovedì e venerdì 14.30 – 18.30
 Sabato e domenica 10.30 – 18.30
 Chiuso: 25 aprile, 1° maggio
 
 Collezione Maramotti
 Via Fratelli Cervi 66, Reggio Emilia
 Tel. +39 0522 382484
 info@collezionemaramotti.org
 www.collezionemaramotti.org
 
 
				
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			Ultimo 
			aggiornamento:  
			13-10-22
			
			
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