ENZO MARI 

curated by Hans Ulrich Obristwith Francesca Giacomelli

Dal 17 ottobre 2020 al 18 aprile 2021 presso la Fondazione La Triennale di Milano (viale Emilio Alemagna 6) è possibile visitare la mostra " Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obristwith Francesca Giacomelli" : in esposizione oltre 60 anni di attività di uno dei principali maestri e teorici del design italiano, attraverso progetti, modelli, disegni, approfondimenti tematici – con materiali spesso inediti provenienti dall’Archivio Enzo Mari – e interventi di artisti e progettisti di fama internazionale.


Il progetto espositivo è articolato in una sezione storica e in una serie di contributi di artisti e progettisti internazionali – Adelita Husni-Bey, Tacita Dean, Dominique Gonzalez-Foerster, Mimmo Jodice, Dozie Kanu, Adrian Paci, Barbara Stauffacher Solomon, Rirkrit Tiravanija, Danh Vō e Nanda Vigo, oltre a Virgil Abloh per il progetto di merchandising – invitati a rendere omaggio a Mari attraverso installazioni site-specific e nuovi lavori appositamente commissionati. Un contributo particolare è quello di Nanda Vigo che nell’opera inedita, ideata per la mostra, prima della sua scomparsa, reinterpreta con la luce due dei lavori più celebri di Mari, i 16 animali e i 16 pesci.

In parallelo, diciannove Piattaforme di Ricerca, ideate per la mostra in Triennale, presentano approfondimenti su altrettanti progetti dai quali emergono le tematiche centrali nella pratica e nella poetica di Mari. Completa il percorso una serie di video interviste realizzate da Hans Ulrich Obrist che testimoniano la costante tensione etica di Mari, la sua profondità teorica e la straordinaria capacità progettuale di dare forma all’essenziale.


Enzo Mari (Cerano, Novara, 1932 - Milano, 19 Ottobre 2020) ha frequentato l’Accademia di Brera a Milano e, giovanissimo, ha operato nel campo dell’Arte programmata per dedicarsi, dal 1956 in avanti, al disegno industriale sperimentando anche nuovi materiali. Nell’arte si è fatto promotore del movimento internazionale Nuove Tendenze. Negli anni Sessanta ha rivoluzionato il concetto di design attraverso oggetti utili per la cosiddetta “gente comune”, fino ad allora esclusa da un settore ritenuto elitario. Sono nate così creazioni che non sentono l’usura del tempo, libere dalle mode, il cui senso risiede, oltre che nel costante e lungo lavoro di ricerca, nella qualità delle forme.

Mari ha sempre guardato ai bisogni dell’essere umano al di fuori dei condizionamenti del mercato. Ha articolato nel suo lavoro le invenzioni d’artista e quelle di designer e teorico, autore di quindici libri didattici e politici. Gli è stato assegnato il Compasso d’Oro per cinque volte; il primo nel 1967 per le “Ricerche individuali di design” e l’ultimo nel 2011 alla carriera.

ESPOSIZIONE

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Ultimo aggiornamento:  22-03-22