Attività didattiche e conferenze nelle scuole e nelle biblioteche di quartiere per portare l’identità del museo fuori dai propri spazi, facendo conoscere le attività a un pubblico sempre più vasto.
Stasera al Museo, un ricco cartellone culturale tematico che per l’edizione di quest’anno trae ispirazione dal motto latino intarsiato nel Salone d’Onore del Museo: Laudamus veteres sed nostris utimur annis.
Erano gli anni Ottanta del XIX secolo e nel cuore di
Milano tra via Gesù e via Santo Spirito, oggi cuore
del Quadrilatero della Moda, vivevano due fratelli,
i baroni Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi che
avevano un sogno: ristrutturare la dimora della loro
famiglia ispirandosi alle abitazioni del
Rinascimento lombardo. Iniziarono così a
collezionare dipinti e manufatti d’arte applicata
quattro-cinquecenteschi e in circa vent’anni di
lavoro appassionante allestirono una casa unica nel
suo genere e allo stesso tempo avveniristica,
dotandola della luce elettrica e dell’acqua
corrente. All’ingresso posero un motto latino che
ancora oggi accoglie i visitatori «Amicis pateo
aeternum que patebo» «Sono aperta agli amici e
sempre lo sarò» e avvenne proprio questo, come
testimonia il Libro degli Ospiti che raccoglie oltre
10.000 firme di tutti coloro che dal 20 ottobre 1886
al 29 maggio 1975 visitarono Casa Bagatti Valsecchi,
disegnando una ricchissima trama di relazioni al
centro della quale si colloca la dimora:
intellettuali, scrittori, aristocrazia italiana ed
europea, jet set internazionale, mondo del
collezionismo e degli studiosi d’arte, senza
dimenticare le infermiere volontarie della Prima
Guerra Mondiale e le maestre con le loro
scolaresche. Sì perché dopo la morte di Fausto e di
Giuseppe, Casa Bagatti Valsecchi continuò a essere
abitata dai loro eredi sino al 1974 e fu Pasino,
figlio di Giuseppe ed erede delle collezioni d’arte
di famiglia, che - in pieno accordo con i propri
figli Pier Fausto, Cristina, Anna Maria e Fausta -
decise di donare le collezioni d’arte rinascimentale
e i manufatti raccolti dal padre e dallo zio a una
Fondazione appositamente costituita.
Parallelamente, Palazzo Bagatti Valsecchi fu
alienato alla Regione Lombardia, la quale si
impegnava a ospitare in comodato perpetuo e gratuito
le raccolte d’arte all’interno degli appartamenti
storici al piano nobile del Palazzo, così da
preservare lo stretto rapporto tra collezione e
ambienti voluta dai due collezionisti a fine
Ottocento. Fu così che il 22 novembre 1994 aprì per
la prima volta al pubblico il Museo Bagatti
Valsecchi e oggi dopo 30 anni è ancora “aperto agli
amici”, rafforzando sempre di più il suo ruolo di
casa che accoglie, intrattiene, fa cultura e si
vuole aprire anche all’esterno, oltre le proprie
sale.
“Museo oltre i confini” è il titolo del progetto che
il Museo ha ideato per celebrare i 30 anni di
apertura con un duplice obiettivo: consolidare lo
stretto legame che lo unisce con il suo pubblico già
affezionato e allo stesso tempo coinvolgere nuovo
pubblico, ampliando appunto i propri confini, per
divulgare i contenuti valoriali e sociali che i
fondatori hanno ideato e realizzato in un luogo
simbolo della Milano di fine Ottocento. Gli stessi
principi trasmessi e tramandati dalla Famiglia
Bagatti Valsecchi, in particolare da Pier Fausto
Bagatti Valsecchi, nipote di Giuseppe e
recentemente scomparso, la cui vita è stata sempre
intrecciata con quella del Museo: dalla sua infanzia
con i ricordi del nonno, alla II Guerra Mondiale e
ai bombardamenti che colpirono Milano e la sua casa,
fino all’istituzione del Museo Bagatti Valsecchi nel
1994 che lo vide alla presidenza e alla sua guida
per ben 26 anni. Prima lui e ora sua figlia
Camilla Bagatti Valsecchi, attuale Presidente
del Museo, hanno sempre puntato sulla conservazione,
alla valorizzazione e alla promozione del Museo e
delle attività con un impegno costante. A sostegno
delle attività sono nate e si sono sviluppate
l’Associazione Amici del Museo Bagatti Valsecchi e
il gruppo giovani under 35 Speechati, così come un
solido gruppo di volontarie e volontari che dal 1996
permettono al Museo di aprire le porte al pubblico,
accogliendo quotidianamente i visitatori e
aiutandoli ad orientarsi nel percorso di visita,
trasmettendo il loro grande amore verso questa
importante collezione.
Con la direzione di Antonio D’Amico poi, Il Museo negli ultimi tre anni si è specializzato in sviluppo e produzione di format dedicati a differenti target di visitatori così da invitare il pubblico a frequentare più volte in Museo nel corso dell’anno: da Stasera al Museo, alle degustazioni di In Arte Veritas, i Tea Talks, le conversazioni d’arte all’ora del tè, fino all’organizzazione di mostre prodotte del Museo e realizzate in altre istituzioni culturali italiane. “Museo oltre i confini” non è solo un programma di eventi, ma molto di più: è un progetto che vuole porre le basi di una presenza del Museo Bagatti Valsecchi in tutto il territorio milanese, dal centro alle periferie, con la convinzione che un’istituzione culturale deve promuovere forme di apprendimento “significativo”, in grado di indirizzarsi agli interessi e alle esperienze reali dei visitatori, di qualsiasi età e vissuto.
Da novembre prossimo verranno così proposte una
serie di attività didattiche nelle scuole e nelle
biblioteche di quartiere per avvicinare bambini,
ragazzi e adulti alla storia del Museo e alle
attività che svolge: saranno proprio gli operatori
museali a recarsi nelle aule scolastiche con i
laboratori “Progetta la tua casa museo” e nelle
biblioteche, per poi invitare i partecipanti a
visitare il Museo e le sue collezioni, con
l’obiettivo di attivare un circolo virtuoso che
stimolerà i partecipanti a voler visitare altri
luoghi della cultura coinvolgendo così anche un
ampio pubblico. Le conferenze aperte al pubblico
nelle Biblioteche si terranno martedì 19 novembre
alle 17.30 alla Biblioteca di Baggio, mercoledì 20
novembre alle 17.45 alla Biblioteca di Affori e
venerdì 22 novembre alle 17.00 alla Biblioteca di Calvairate. Dall’inizio dell’anno inoltre ha preso
il via il cartellone culturale Stasera al Museo.
Vivere nel tempo: quattordici appuntamenti di
musica, teatro e danza che da marzo a dicembre
stanno portando in scena il Tempo nelle sue
multiformi sfaccettature – grazie ad ospiti di
eccezione quali Paola Turci, Giovanni Caccamo,
Ippolita Baldini e Tindaro Granata - invitando i
visitatori a riflettere sul bagaglio della storia
che è fondamento per vivere l’oggi e proiettarsi
verso il futuro.
Le celebrazioni per i 30 anni del Museo Bagatti
Valsecchi culmineranno tra il 20 e il 24 novembre,
con cinque giorni in cui il Museo organizzerà varie
attività, tra cui visite guidate gratuite con
ingresso ridotto, l’appuntamento con Stasera al
Museo del 20 novembre a prezzo ridotto con
l’esibizione di voce e pianoforte di Giuseppe
Anastasi, storico autore di grandi interpreti
della canzone italiana come Arisa e il 23 novembre
alle 16 una conferenza – anch’essa gratuita -
dedicata a Pier Fausto Bagatti Valsecchi, fondatore
del Museo da poco scomparso. Giovedì 21 novembre,
alla presenza delle autorità, ci sarà la
celebrazione ufficiale dell’anniversario su invito.
Così Camilla Bagatti Valsecchi, Presidente della
Fondazione Bagatti Valsecchi, parla di questo
importante momento per il Museo: “Sono passati
quasi cinquant’anni da quando abbiamo lasciato la
casa in cui sono nata e trenta da quando è nato il
Museo. Il percorso è stato straordinario, di
crescita continua e io sono grata di aver vissuto
tutte queste fasi. Mi trovo alla presidenza di un
Museo che rispecchia la mia idea, che è sempre stata
quella di proseguire la strada tracciata dai
fratelli Fausto e Giuseppe, ossia di una casa che
fosse aperta agli artisti e agli amici. Ora il Museo
Bagatti Valsecchi è un luogo vivo, con una costante
crescita di visitatori e persone che si affezionano
e tornano a trovarci, perché la nostra proposta è
sempre varia e intrigante.” E continua il
Direttore del Museo, Antonio D’Amico:
“Festeggiare da Direttore il compleanno dei 30 anni
di apertura del Museo Bagatti Valsecchi è una grande
gioia per me, perché è un momento di festa per il
Museo che riscopre con sempre maggior forza la
propria identità di casa aperta agli amici e pronta
ad accogliere tutti coloro che vorranno venire a
fare un incontro con la bellezza, con l’arte, la
musica e la cultura. I fratelli fondarono questo
luogo a metà Ottocento con questo spirito di armonia
tra le arti che era nel DNA del Rinascimento e a noi
ora il compito di tenere viva questa operosità e
questo ricco dialogo tra le arti.”
Visite guidate e conferenze su prenotazione.
Ingresso al Museo dal 20 al 24 novembre 2024: ingresso ridotto €9.
Spettacolo di Stasera al Museo del 20 novembre: ingresso ridotto su
prenotazione €12.
Tutte le informazioni delle celebrazioni saranno disponibili su
www.museobagattivalsecchi.org
I festeggiamenti dei 30 anni del Museo Bagatti Valsecchi sono resi
possibili con il sostegno di Regione Lombardia e il patrocinio del
Comune di Milano e della Camera di Commercio di Milano Monza e Brianza.
Radio Classica Radio Ufficiale dei 30 anni del Museo.
Il Museo è grato ad ALTEMASI, Light Scene Studio e Pasticceria Martesana
per aver creduto nel progetto sostenendolo.
Si ringraziano Papillon Milano 1990 e The Leaf Catering.
Tutti i visitatori durante gli eventi verranno omaggiati dell’acqua
VALVERDE e del cioccolato MOAK, sponsor tecnici del Museo