Mantova in collettiva 2024/1 - Galleria Arianna Sartori


Ciclo di mostre collettive presso la Galleria Arianna Sartori di Mantova che vogliono esplorare il mondo artistico mantovano moderno e contemporaneo.

Mantova in collettiva 2024/1 - Galleria Arianna Sartori

dal 13 al 25 gennaio 2024 - Galleria “Arianna Sartori”, Mantova - via Ippolito Nievo 10 e via Cappello 17


Comunicato stampa

La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nelle sale di via Ippolito Nievo 10 e via Cappello 17, il prossimo Sabato 13 gennaio alle ore 17.00, inaugura un ciclo di mostre collettive che vogliono esplorare il mondo artistico mantovano moderno e contemporaneo. Arianna Sartori è la curatrice della mostra “Mantova in collettiva 2024/1”, che con l’esposizione di artisti diversi tra loro per generazioni (dagli inizi del ’900 ad oggi) per tipologie espressive e tematiche e anche per le tecniche esecutive che tanto li caratterizzano, si muove ormai da decenni, con la volontà di rivitalizzare la curiosità e l’interesse del pubblico ponendo accenti nuovi verso il mondo dell’arte mantovana che merita di essere costantemente rivitalizzato.
In mostra le opere degli Artisti: Giuseppe De Luigi (Stradella di Bigarello, 1908 - Genova/Quarto, 1982), Francesco Ruberti (Mantova, 1908 - Mantova, 1992), Anselmo Galusi (Bagnolo S. Vito, 1909 - Mantova, 2003), Albano Seguri (Mantova, 1913 - Mantova, 2001), Carlo Dusi (Mantova, 1917 - Mantova, 1995), Anna Ruggerini (Mantova, 1927 - Mantova, 2022), Angelo Boni (Suzzara, 1935 - Carpenedolo, 2020), Vanni Viviani (San Giacomo delle Segnate, 1937 - Mantova, 2002), Anna Somensari (Mantova, 1940 - vive a Mantova), Claudio Cermaria (Cattolica, 1942 - Mantova, 2014), Giuseppe Billoni (Roma, 1953 - vive a Mantova), Marzia Roversi (Poggio Rusco, 1962 - vive a Poggio Rusco), Denis Guerrato (Nogara, 1970 - vive a Castel d’Ario).

La prima esposizione “Mantova in collettiva 2024/1”, che resterà aperta al pubblico fino al 25 gennaio 2024, vede esposte quattro opere per ciascuno dei tredici artisti presentati per complessivi 44 dipinti e 8 sculture.

Prima esposizione - Mantova in collettiva
Galleria “Arianna Sartori”, Mantova - via Ippolito Nievo 10 e via Cappello 17
Mostra a cura di: Arianna Sartori

Inaugurazione: Sabato 13 gennaio ore 17.00
Date: dal 13 al 25 gennaio 2024
Orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, Domenica chiuso.
Per informazioni: tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu




Giuseppe Billoni nasce a Roma nel 1953, vive a Mantova.
Pittore, grafico, incisore, laureato in restauro di Beni Culturali con quattro specializzazioni. Nel 2000 fonda la corrente “Arte Criptica” di cui ha redatto un sintetico manifesto: L’Arte Criptica è il superamento delle categorie ammuffite di “formale e informale” di “figurativo e astratto” - essendo aduale, l’Arte Criptica non entra in queste concezioni dualistiche avendo la sua origine nella “tradizione naturale” che il substrato o sovrastato di ogni altra tradizione. Attraverso il formale apparente si esprime l’informale cripticamente descritto. Sue opere sono al MAM, Museo d’Arte Moderna di Gazoldo degli Ippoliti - nel Museo Collezioni Civiche di Mantova – Museo dei Lumi di Casale Monferrato. Dei numerosi apprezzamenti ricevuti da studiosi e critici è da menzionare l’interesse e gli scambi epistolari con Federico Zeri che ritenne di farsi raffigurare sulla copertina del suo libro “Confesso che ho sbagliato”, con i Tarocchi di Billoni. Inoltre durante il 31º Premio Suzzara manifesterà la sua netta preferenza per le opere esposte dal pittore. I suoi dipinti sono pubblicati in alcune copertine di libri e numerose sono le pubblicazioni a lui dedicate.
Opere in mostra di Giuseppe Billoni:
Agguato al plenilunio, 2016, olio su tela, cm 150x100
Sconfine, 2015, olio su tela, cm 150x100
Aurora, 2019, olio su tela, cm 120x100
Universal Generator, 2020, olio su tela, cm 150x100


Angelo Boni nasce a Suzzara (MN) nel 1935, muore a Carpenedolo (BS) nel 2020.
Incisore e pittore di formazione naturalista, muove i primi passi all’Istituto d’Arte P. Toschi di Parma dove si diploma nel 1954. Dagli anni Cinquanta partecipa a rassegne nazionali di pittura. Dalla metà degli anni Sessanta si dedica esclusivamente alla pittura e alla grafica. Stampa in proprio. Dal 1966 opera abitualmente con le tecniche dell’acquaforte, acquatinta, maniera nera e punta secca. Partecipa al Premio Suzzara ed è segnalato alla Biennale del Po di Piacenza. Gli viene dedicata una mostra antologica a Castenedolo (BS) nel 1981, e nella Biblioteca di Palazzo Sormani di Milano nel 1995. Adalberto Sartori sul mensile d’arte “Archivio” nel periodo 1991-1992 gli pubblica “Tutta l’opera grafica di...”. Le sue incisioni si trovano nel Gabinetto Stampe Antiche e Moderne del Comune di Bagnacavallo e nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova. Espone in molte gallerie italiane (Ancona, Venezia, Milano, Roma, Trento, Teramo, Desenzano). Nel 2004 gli viene conferito a Stresa, il Premio Ambiente per il paesaggio naturalistico.
Opere in mostra di Angelo Boni:
Riva boscata, 2002, acrilico su tela, cm 100x70
Senza titolo, 1995, acrilico su tela, cm 100x70
Senza titolo, 2000, acrilico su tela, cm 100x50
Senza titolo, 2004, acrilico su tela, cm 100x70

Claudio Cermaria nasce a Cattolica (RN) nel 1942, muore a Mantova nel 2014.
Nonostante il volere contrario della famiglia, che lo voleva impiegato di banca, riuscì dopo dure lotte a iscriversi all’Istituto d’Arte di Modena, dal quale si licenziò Maestro ceramista. All’inizio degli anni ’60 frequentò l’Accademia di Belle Arti di Bologna, sotto la guida di Dante Carpigiani e Luigi Degasperi, ma soprattutto del Maestro Umberto Mastroianni, del quale poté frequentare anche lo Studio torinese. Artista di vecchio stampo, conoscitore di tutte le tecniche creative che lo portarono a lavorare varie tipologie di pietre e marmi, oltre a legni, bronzo, ferro, cera, creta, gesso, oro ed argento. Collocare Cermaria all’interno di una corrente artistica non è semplice, in quanto, pur risultando palese il suo astrattismo, in realtà esso origina dalle esperienze della sua infanzia, quando rimase affascinato dalle forme che il mare riusciva ad imporre alle pietre ed ai legni che trovava sulla spiaggia, oltre che dal continuo studio delle conchiglie sia integre che rotte. Sue opere sono conservate in raccolte private e pubbliche in Italia, Svizzera, Germania, Croazia, Vaticano, Svezia, Corea del Sud, Australia, Giappone, Stati Uniti ed Emirati Arabi. Principali manifestazioni e mostre: 1970 - Iglesias (CA), V Mostra Internazionale della piccola opera d’arte. 1971 - Gubbio (PG), VI Biennale d’arte del Metallo. 1983 - Faenza (RA), Rassegna Arte e tecnologia. 1986 - Carrara (MS), simposio internazionale di scultura. 1992 - Milano, Galleria BonapArte, personale di scultura. 1996 - Stidsvig/Klippan (Svezia), simposio di scultura. 2001 - Mantova, Casa del Mantegna, personale di scultura. 2003 - Firenze, III Florence Biennale d’Arte Contemporanea. 2006 - Gazoldo degli Ippoliti (MN), Museo d’Arte Moderna, personale di scultura. 2016 - Cattolica (RN), Museo della Regina, personale di scultura. Genova, Satura Art Gallery, personale di scultura. 2019 - Gazoldo degli Ippoliti (MN), MAM, personale di scultura. Bruxelles, Espace Art Gallery, collettiva. 2023 - Genova, SATURA Palazzo Stella, mostra personale.
Opere in mostra di Claudio Cermaria:
L'onda e il relitto, 1971, legno, h cm 73
Composizione, 1993, marmo Portoro, h cm 42
Forme interne ed esterne, 1993, pietra delle colline moreniche, h cm 35
Forme interne ed esterne 2, 1996, pietra delle colline moreniche, h cm 35


Giuseppe De Luigi nasce a Stradella di Bigarello (MN) nel 1908, muore a Genova-Quarto nel 1982.
Nel 1926, grazie all’interessamento di Mario Nuvolari e del pittore Arturo Raffaldini, si aggiudica le borse di studio del Comune di Bigarello e dell’Istituto mantovano Giuseppe Franchetti, per corsi di perfezionamento di pittura a Firenze dove soggiorna fino al 1930. Prima di lasciare Mantova, dedica loro l’affresco “San Martino” sulla facciata della Chiesina di Canedole. A Firenze, diventa allievo del pittore Focardi, frequenta lo studio del pittore Giovanni Costetti. Al “Caffè delle Giubbe Rosse”, conosce intellettuali ed artisti tra i quali Giansiro Ferrata, Ardengo Soffici, Giovanni Papini, Piero Bargellini. Si impiega a Fiesole presso una “bottega” dove apprende l’arte della ceramica. Nel 1932, Sandro Bini include un saggio su De Luigi, tra quelli su Manzù, Tomea, Sassu, Lorenzetti e Giorgi nel volume “Artisti” edizioni “Libreria del Milione” di Milano. Nel 1936 apre uno studio a Mantova con lo scultore Albano Seguri. Frequenta la “Bottega” di Giordano Di Capi e l’“atelier” di A. Giuseppe Facciotto. Nel 1960 ordina la sua prima mostra personale a Milano alla Galleria D’Arte Totti, curata dal Prof. Mario Monteverdi; nel 1964 ordina la sua prima mostra personale a Mantova, alla Casa del Mantegna. Gli viene conferito nel Salone d’Onore del Circolo della Stampa a Milano il “Diploma per Meriti Artistici” al 1° Gran Premio della Stampa - Concorso Mostra Internazionale di Pittura 1975, organizzato e patrocinato dall’Assessorato all’Istruzione-Cultura-Turismo della Provincia e del Comune di Milano presso il Palazzo del Turismo di Milano. Nel 1979 viene invitato ad esporre alla 1a Mostra Permanente Pinacoteca Internazionale d’Arte Antica e Moderna al Palazzo delle Manifestazioni di Salsomaggiore Terme. Gli viene conferito il Premio Nazionale d’Arte e Cultura dell’Accademia, nel Palazzo dei Principi Pignatelli a Roma. Dopo la morte, le sue opere vengono esposte su invito alle più qualificate rassegne espositive dedicate alla pittura del Novecento e del Chiarismo.
Opere in mostra di Giuseppe De Luigi:
Casetta dal tetto rosso, anni ’60, olio su tavola, cm 36x50
Case e muretti azzurri, primi anni ’60, olio su cartone, cm 42x50
Casa grigia con muretto rosa, anni ’60, olio su tavola, cm 34x48
Mare, muretto grigio, cancello verde, anni ’70, olio su tavola, cm 30x49

Carlo Dusi nasce nel 1917 a Mantova dove muore nel 1995.
Ha iniziato l’attività di pittore alla metà degli anni Trenta sulla scia del movimento Corrente. Frequenta lo studio di Alfonso Monfardini. Trasferitosi a Milano, è allievo del pittore milanese Antonio Piatti, ritrattista di Verdi e Mascagni, nello studio di Palazzo Borromeo. Da allora parte l’attività espositiva. Principali esposizioni: nel 1939, X° Mostra d’Arte del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti di Milano, Palazzo della Permanente. Mostra Pittori, Scultori e Incisori Mantovani ’800 e ’900 al Palazzo Te, Mantova. Nel 1942, IX Mostra Sindacale degli Artisti Mantovani, nel Ridotto del Teatro Sociale di Mantova. Nel 1946, Mostra d’Arte mantovana al Palazzo della Ragione di Mantova. Nel 1947, Mostra del Gruppo Artistico Mantovano nel Palazzo della Ragione di Mantova. Nel 1948, partecipa alla XXIV Biennale di Venezia. Nel 1949, Premio Nazionale di Cremona. Nel 1950, Collettiva di artisti nazionali, Clusone. Nel 1954, 1955 e 1956, Casa del Mantegna di Mantova. Nel 1961, Rassegna Arti Figurative Mantovane dall’800 ad oggi, Casa del Mantegna. Nel 1965, I Mostra Regionale Lombarda, Galleria San Maurizio di Mantova. Nel 1967, Prima Rassegna delle Arti Figurative Mantovane, Palazzo della Ragione di Mantova. Nel 1970, personale nel Ridotto del Teatro di Carpi. Nel 1971, Mostra Regionale d’Arte Lombarda, Cremona. Nel 1974, Premio Corrado Alvaro di Torino. Nel 1975, Premio Brunelleschi di Firenze. Nel 1976, Rassegna Arts Plastiques Villes Jumelées, Maison de la Culture, Nevers. Nel 1979, 1a Biennale di pittura e scultura Quando l’arte si fa religiosa, Salone Mantegnesco di S. Francesco, Mantova, Primo premio. Nel 1980, Biennale del Mediterraneo, Bari, riceve la medaglia d’oro. Nel 1983, Collettiva al Salone delle Nazioni, Parigi. Nel 1984 l’Ente Manifestazioni Ticinesi di Lugano (Svizzera), gli dedica una mostra personale. Nel 1989, Rassegna Artisti Italiani, Arte Expo di Barcellona (Spagna). Nel 1991, la Galleria Zammarchi di Milano, gli allestisce un’importante mostra personale. Nelle Sale del Palazzo Vescovile di Cremona partecipa, nel 1994, alla III Biennale d’Arte Sacra. Partecipa nel 1995 all’Arte Fiera di Bologna, con la Galleria Zammarchi di Milano.
Opere in mostra di Carlo Dusi:
Ombre lontane, 1976, tecnica mista, cm 100x100
Le Amiche, 1990, tecnica mista, cm 100x70
Ragazza con mandolino, 1992, tecnica mista, cm 104x70
Ragazze in piscina, 1992, tecnica mista, cm 100x90


Anselmo Galusi nasce a Bagnolo S. Vito (MN) nel 1909, muore a Mantova nel 2003.
Attivo dal 1938, nel 1946 inizia l’attività espositiva con la partecipazione alla Manifestazione degli Artisti “Indipendenti” al Palazzo della Ragione di Mantova; manifestazioni alle quali espone anche negli anni successivi. Partecipa a numerose edizioni del Premio Suzzara (1950, 1951, 1957, 1958). Nel 1952 partecipa al Premio Nazionale Firenze; nel 1953, espone al Premio Mantegna alla Casa del Mantegna di Mantova. Principali mostre: nel 1960, Mostra Nazionale Arti Figurative, Venezia. Arti Figurative Mantovane dall’800 ad oggi, Casa del Mantegna, Mantova. Mostra Internazionale, Budapest. Nel 1962, Mostra Internazionale di Helsinki. Nel 1964, 2a Mostra Triveneta”, Padova (vince il I premio bianco-nero). III Mostra Interregionale, Palazzo dell’Arte, Cremona. Mostra Nazionale, Palermo (vince il I Premio bianco-nero), opera inviata alla Mostra Internazionale di Parigi, alla Galleria Balzac (III premio bianco-nero - medaglia d’oro). 3a Mostra Nazionale Triveneta, Padova (vince il II premio bianco-nero). Nel 1966, Mostra del piccolo quadro, Galleria Gianferrari, Milano. IIa edizione del Premio Novi, Novi (medaglia d’oro). Nel 1967, Va edizione Premio Rovereto (premiato). Rassegna Internazionale, Belgrado. Nel 1971, Incontro Internazionale d’Arte, Mogliano Veneto (medaglia d’oro). Nel 1975 e nel 1978, Galleria Il Deschetto, Mantova. Nel 1981, Quando l’arte si fa religiosa, Museo Diocesano, Mantova. Nel 1984, Mostra del Disegno Mantovano del ’900, Museo Civico di Palazzo Te, Mantova. Nel 1985, Anselmo Galusi. L’informale degli anni Sessanta, Studio Sartori, Mantova. Nel 1990, mostra personale (con Vittorio Carnevali), Galleria La Torre, Mantova. Nel 1991, Sperimentazione e ricerca, opere inedite 1970-’90, Galleria La Torre, Mantova. Nel 1993, Anselmo Galusi. Il fascino dell’astratto, Saletta Cavriani, Mantova. Nel 1994, Antologica, Anselmo Galusi - opere 1939-’94, Casa di Rigoletto, Mantova. Nel 1995, Un segno essenziale tra realtà e sogno, Teatro Comunale, Reggiolo, poi alla Torre Civica di Medole. Nel 1997, Il segno inciso, l’Incisione mantovana del novecento, Pinacoteca, Quistello. Nel 1998, La valle del grande fiume, Teatro Comunale, Reggiolo. Nel 1999, personale Opere recenti, Circolo Castello di Cerlongo. Nel 2000, Arte a Mantova 1950-1999, Casa del Mantegna, Mantova.
Opere in mostra di Anselmo Galusi:
Composizione astratta, 1966, olio su tela, cm 92x72
Disco nero - geometria, 1966, olio su tela, cm 81x61
Composizione, 1967, olio su tela, cm 61x81
L’arco del tempio, 1969, olio su tela, cm 80x62
 

Denis Guerrato nasce a Nogara (VR) nel 1970, vive a Castel d’Ario.
Negli anni 2000 ha iniziato a frequentare vari corsi di pittura e disegno presso l’Accademia delle Belle Arti di Verona, vincendo per due anni una borsa di studio. Da allora frequenta con regolarità il gruppo “amici dell’Accademia” creatosi negli anni e con loro lavoro, realizzo progetti e sperimento nuove tecniche. Ha esposto in varie mostre personali e collettive in gallerie e musei di Mantova, Bologna, Modena, Ferrara, Verona, Peschiera e Roma, catturando l’interesse del pubblico per l’originalità delle sue opere. Ha partecipato a vari concorsi vincendo vari premi e le sue opere sono state inserite per diversi anni nel Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea. Ha intrapreso la carriera artistica seguendo i corsi del Prof. Maurizio Taioli, col quale ha studiato in modo approfondito la teoria dei colori, da questo periodo si stacca dopo la conoscenza del Prof. Nicola Nannini con il quale studia la vera pittura accademica, successivamente conosce l’artista poliedrico Pier Antonio Tanzola che gli insegna ad aprire la mente ed a scavalcare i confini dell’immaginazione approcciandosi alle opere in modo più concettuale.
Opere in mostra di Denis Guerrato:
Malditesta1, 2020, carboncino e acrilico su carta su pannello, cm 90x75
Malditesta2, 2020, carboncino e acrilico su carta su pannello, cm 90x75
Giulia, 2021, carboncino e acrilico su carta su pannello, cm 30x30
Ioefede, 2021, carboncino e acrilico su carta su pannello, cm 30x30


Marzia Roversi nasce a Poggio Rusco (MN) nel 1962.
Laureata in Architettura presso l’Università degli studi di Firenze, dal 1990 esercita la professione di Architetto, progettando per edilizia pubblica e privata, ristrutturazioni e restauri di antiche dimore. La passione per l’arte moderna e contemporanea l’ha condotta a esplorare varie forme di espressione artistica, in campo pittorico come in quello dell’illustrazione. Un percorso iniziato con opere di pittura su intonaco, proseguito attraverso l’esperienza dell’acrilico e del collage, per approdare alla grafite, collage e tecniche miste su tavola di legno. Ha presentato le proprie opere in Italia e all’estero (Europa, Stati Uniti, Cina e Giappone) presso Gallerie ed esposizioni d’arte contemporanea. Premio della giuria GenovArte 2013 V Biennale d’arte contemporanea; opera finalista al Premio Internazionale Arcaista III edizione (Tarquinia 2009); diploma di merito Premio Arte 2015 (Cairo Editore - Editoriale Giorgio Mondadori). Sue opere sono pubblicate su varie riviste d’arte. Autrice di libri illustrati e copertine per l’editoria.
Opere in mostra di Marzia Roversi:
Danae a spasso con il pesce, 2021, acrilico grafite e collage su legno con foglia oro, cm 90x80
Lucilla, 2016, grafite e collage su legno, cm 90x80
Edna, 2020, grafite e collage su legno, cm 45x35
Carmen, 2022, grafite e collage su legno, cm 54x40

Francesco Ruberti nasce nel 1908 a Mantova, dove muore nel 1992.
Ventenne parte come operaio per la capitale francese; a Parigi resta alcuni mesi durante i quali ha modo di confrontarsi con il locale mondo dell’arte. Rientrato in Italia, di formazione autodidatta, dipinge privatamente ed il suo primo appuntamento artistico risale al 1939, quando, sollecitato dagli amici Perina, Facciotto e Cavicchini, partecipa alla Mostra dei Pittori, Scultori e Incisori Mantovani ’800 e ’900 al Palazzo Te di Mantova. Partecipa nel 1941 alla VIII Mostra sindacale degli artisti mantovani e alla Mostra Sindacale Interprovinciale di Milano, nel 1942 alla IX Mostra sindacale degli artisti mantovani al Ridotto del Teatro Sociale di Mantova, nel 1944 alla X Mostra Sindacale d’Arte, all’Unione professionisti e artisti a Mantova. Nel 1945 espone con Gino Donati e Carlo Andreani alla Galleria alle Concole a Mantova (anche nel 1946); mostra personale alla Galleria Bergamo di Bergamo; mostra di Guastalla”. È chiamato insieme a Mario Lomini e a Carlo Andreani a far parte del direttivo artistico del Gruppo Artistico Mantovano, lo stesso che promuove la Mostra della Libertà nelle Sale di Palazzo Ducale a Mantova. Nel 1946 alla Mostra d’Arte mantovana al Palazzo della Ragione. Nel 1947, alla Mostra del Gruppo Artistico Mantovano nel Palazzo della Ragione di Mantova, vince il Premio del paesaggio mantovano; alla Mostra d’Arte Mantovana al Palazzo della Ragione di Mantova. Nel 1948 è invitato alla Quinta Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e al 1° Premio Suzzara. Nel 1949, al II Premio Suzzara si aggiudica un premio; figura alle rassegne nazionali Natale dell’arte a Milano; Premio Michetti a Francavilla a Mare; alla Mostra Nazionale di Pittura e Scultura “Premio Mantova 1949” tenutasi al Palazzo della Ragione. Nel 1950, alla Mostra Collettiva Artisti Mantovani nel Palazzo Te di Mantova, al III Premio Suzzara, alla Mostra Regionale Lombarda a Milano ed al Premio Michetti a Francavilla a Mare. Nel 1951, alla Mostra Sindacale Artisti Mantovani alla Casa del Mantegna di Mantova, è tra i vincitori della quarta edizione del Premio Suzzara, partecipa al Premio Michetti a Francavilla a Mare, alla Cinquantesima Biennale Nazionale di Verona e alla VI Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma. Seguono importanti e numerose mostre personali e partecipazioni a mostre collettive, rassegne e premi in tutta Italia.
Opere in mostra di Francesco Ruberti:
La ceramica, 1952, olio su tavola, cm 40x50
Paesaggio mantovano, 1948, olio su tela, cm 44,5x54,5
Paesaggio, 1955, olio su tavola, cm 70x54,5
Composizione, olio su tela, cm 50x60


Anna Ruggerini nasce nel 1927 a Mantova, dove muore nel 2022.
Compie gli studi classici, si laurea in medicina, specializzandosi in pediatria. Dopo intense esperienze missionarie in Africa, nel 1963 si avvicina alla pittura non abbandonando mai questo mezzo espressivo pur dedicandosi anche alla musica e alla poesia. Dal 1966 la pittura semplice, essenziale e diretta all’uso del colore di Anna è stata presentata in numerose mostre collettive e personali, in Italia ed in Europa. Ha inoltre partecipato ad importanti concorsi pittorici ricevendo premi e riconoscimenti: i più cari all’artista sono il Primo Premio Arte Medica ad Aqui Terme (AL) e la Coppa Artistica al concorso nazionale del Miniquadro a Verona. Mostre personali: 1969 - Galleria Saletta, Mantova. 1970 - Galleria Tiziano, Mantova. 1971 - Bottega d’Arte Benaco, Bardolino. 1972 - Galleria d’arte Salsomaggiore, Salsomaggiore. 1973 - Galleria alla Torre, Mantova. 1974 - Club Walter, Bozzolo. 1974 - Al Cavallino Bianco, Suzzara. 1975 - Galleria d’Arte Mantegna, Mantova. 1975 - Croce d’Oro, Bozzolo. 1976 - Parete d’Arte Mossini, Mantova. 1977 - Galleria d’Arte Bertoni, Mantova. 1978 - Galleria la Piazzetta, Mantova. 1979 - Studio Sartori, Mantova. 1979 - Galleria, Bagnolo San Vito. 1986 - Galleria Andreani, Mantova. 1991 - Galleria Lo Scalone, Mantova. 1995 - Casa di Rigoletto, Mantova. 1999 - Galleria Arianna Sartori Arte, Mantova. 2001 - Galleria Einaudi, Mantova. 2004 - Galleria d’Arte Principe Amedeo, Mantova. 2006 - Galleria Arianna Sartori Arte, Mantova. 2011 - Galleria Arianna Sartori Arte, Mantova. Nel 2014 figura alla rassegna Cento anni di arte mantovana dal secolo breve ai nostri giorni, Casa Museo Sartori, Castel d’Ario.
Opere in mostra di Anna Ruggerini:
Solleone, olio su tavola, cm 17x25
Il Rio da via Massari, 2010, olio su cartone telato, cm 33x23
Ritratto di ragazzo, olio su cartone, cm 18x13
Vaso con fiori, olio, cm 22x11,5

Albano Seguri nasce nel 1913 a Mantova, dove muore nel 2001.
Ritenuto da eminenti storici dell’arte uno dei più importanti maestri del ’900, Seguri si forma alla “Cignaroli” di Verona allievo dello scultore Gerelli. Poi è all’Accademia di Brera a Milano, seguendo le lezioni di Francesco Messina, fino al 1937. La sua attività artistica lo vede partecipare alle rassegne di carattere locale ed a rassegne di grande respiro internazionali. Caratterizzato da una grande produzione artistica, figura alle numerosissime rassegne a carattere locale fin dal 1933. Vince nel 1935, la Borsa di Studio Franchetti. Insegna dal 1945, per due anni a Brera, poi a Venezia, e quindi a Mantova, all’Istituto d’Arte dove insegna fino al 1974. Del 1948, partecipa a molte edizioni del Premio Suzzara. Nel 1950, partecipa alla Biennale di Cremona. Nel 1951, VI Quadriennale di Roma al Palazzo delle Esposizioni di Roma (anche nel 1956, 1959, 1965). Dal 1953 partecipa alle numerose rassegne tenute dall’Accademia di Brera, le Biennali Milanesi al Palazzo della Permanente di Milano. Alla Casa del Mantegna di Mantova al Premio Mantegna, (Primo premio per la scultura). Nel 1954 è alla XXVII Biennale di Venezia (anche 1956). Nel 1955, per l’Associazione Nazionale Paracadutisti, realizza l’Urna che custodisce la terra di El Alamein, nel Famedio dei Caduti di Mantova. Mostra Itinerante - Piccoli bronzi a Liegi, Parigi e Amburgo. Espone a Parigi nel 1956. Vince moltissimi concorsi per la costruzione di numerosi monumenti a Mantova e anche in molte città italiane. Partecipa alle diverse edizioni del Bronzetto a Padova. Vince a Mantova il Concorso Premio per una Grande Scultura in bronzo, per il nuovo Ospedale Carlo Poma di Mantova. Nel 1981, gli viene dedicata una grande Mostra al Palazzo della Ragione di Mantova. Nel 1989 si tiene la mostra personale intitolata “I Pugilatori” alla Casa di Rigoletto a Mantova. Nel 1996, a cura della Provincia di Mantova, gli viene allestita la mostra dal titolo “Figure” alla Casa di Rigoletto a Mantova. Nel 1999 ordina una importante mostra antologica, nel Palazzo della Ragione di Mantova, per l’occasione il Comune di Mantova edita un prestigioso catalogo. È presente alla rassegna Città di Lissone - Premio di Pittura, che si tiene nel Palazzo Terragni. Nel 2000 è presente alla Casa del Mantegna di Mantova alla mostra Collezione d’arte moderna della Provincia di Mantova. Nel dicembre gli viene assegnato il Premio Camera di Commercio di Mantova.
Opere in mostra di Albano Seguri:
Mondine, anni ’40, bronzo, cm 50x70x20
Prete seduto, anni ’60, bronzo, cm 40x45x25
Figura femminile, anni ’60, bronzo, cm 40x50x20
Donna con serpente, anni ’80, bronzo, cm 40x45x10


Anna Somensari nasce nel 1940 a Mantova, dove vive.
Da sempre appassionata di pittura, a partire dagli anni Novanta si dedica interamente a questa disciplina artistica. Ha partecipato a numerose mostre, collettive e personali, a: Mantova, Milano, Bologna, Firenze, Napoli e Venezia. Alcune sue opere fanno parte di collezioni private in Italia e all’estero. Nella sua elaborazione pittorica c’è stata una continua evoluzione. Tra i vari periodi si distingue quello legato ai “vecchi muri” riprodotti su tela di sacco. Ora, l’artista è orientata verso un Astrattismo simbolico di stampo Concettuale; il pensiero, infatti, è sempre alla base del suo lavoro. Le sue opere sono state pubblicate su diversi cataloghi tra cui “Artisti a Mantova nei sec. XIX e XX” e in dieci edizioni del “Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea”, editi da Archivio Sartori Editore, “Anna Somensari. Nature silenti” edito da PubliPaolini nel 2011, “Anna Somensari. Il pensiero: forma e colore” pubblicato da Arianna Sartori Ed. nel 2015, “Spoleto Arte incontra Napoli”, con testo critico di Vittorio Sgarbi pubblicato da Ed. Promoter nel 2016, “Art Escape 2018” edito da I Due Colli Ed. di Terni. “Artisti d’Italia 2020” edito da Orizzonte Italia. Rosario Pinto. Fra tradizione e innovazione, Volume V. Processi creativi artistici della contemporaneità, Ed. Napoli Nostra, con storicizzazione presso la Biblioteca T. J. Watson del Metropolitan Museum of Art di New York. Avendo partecipato nell’ottobre 2023 alla XIV FLORENCE BIENNALE di Firenze, le opere esposte sono pubblicate sul Catalogo della Mostra Internazionale di Arte Contemporanea e Design edito da Giorgio Mondadori Ed. nel 2023.
Opere in mostra di Anna Somensari:
Il colore dei giorni, 2023, olio su tela, cm 100x80
Io e l'albero, 2023, olio su tela, cm 100x80
Trasmutazione, 2023, olio su tela, cm 100x80
Ponti tra le parole, 2023, olio su tela, cm 100x80

Opera di Vanni VivianiVanni Viviani nasce a San Giacomo delle Segnate (MN) nel 1937, muore a Mantova nel 2002.
Si trasferisce giovanissimo a Bolzano dove inizia l’attività artistica, improntata inizialmente sulla figurazione pittorica e scultorea. Nel 1963 vive e opera a Parma, partecipando attivamente alle avanguardie emiliano-lombarde. Negli anni ‘70 si trasferisce in via Brera a Milano, capitale dell’arte europea ed è nell’ambito milanese che avverte il bisogno di passare dalla collettività delle spighe all’individualità della “Mela”. Nei primi anni ‘70 l’artista su invito della scrittrice ed amica Milena Milani inaugura uno studio estivo nell’Eden privato di Villa Faraggiana ad Albissola (SV) dove per vent’anni opera nel campo della ceramica artistica, realizzando moltissime opere uniche. Nel 1983 realizza il “Convito di Pietra” citando in dieci grandi opere l’Ultima Cena di Leonardo, l’alto profilo artistico dell’opera viene proposto per rappresentare l’arte italiana a Melbourne in Australia. Iniziano poi i frequenti viaggi in Sud America, dove conosce Oscar Niemeyer, il grande architetto, inventore di Brasilia, diventano amici, le pomacee curve trovano corrispondenza fra le ali architettoniche di una Brasilia metafisica, “Arquiteturas de Leonardo a Niemayer” è la grande mostra-omaggio all’amico, ospitata al Museo D’Arte Contemporanea di San Paolo. Viviani nel 1988 lascia Milano, ritorna al paese e alle proprie origini virgiliane, inventa Ca di Pom. Nel 1995 Alitalia per L’Arte nell’ambito di far conoscere le più significative espressioni dell’arte contemporanea italiana, lo invita nei propri spazi presso l’aeroporto J.F. Kennedy di New York a presentare una selezione antologica della sua opera, “The Big Apple” è il titolo emblematico della vicenda artistica del maestro italiano. L’ultima grande esposizione antologica “Pom Aria” alle Fruttiere di Palazzo Te a Mantova sintetizza la sua vita artistica.
Opere in mostra di Vanni Viviani:
Dalle architetture, 1986, acrilici su tela, cm 80x80
Fuoriuscita da spazio, 1973, acrilici su tela, cm 80x80
Proiettarsi nel quadrato, 1976, acrilici su tela, cm 80x80
Labirinto letterale, 1985, acrilici su tela, cm 80x80