22 giugno – 31
ottobre 2023
Palazzo del Duca, Senigallia
Dal 22 giugno fino al 31
ottobre Senigallia Città della Fotografia presenta
una mostra di Paolo Ventura, un progetto site specific realizzato dall’artista proprio ispirandosi
alla città marchigiana, da cui prende il titolo, e
qui esposto per la prima volta. Circa trenta opere
per scoprire la poetica di Ventura, fotografo ed
artista che da oltre vent’anni analizza e studia i
paesaggi urbani su cui costruisce le sue originali
immagini oniriche e senza tempo.
Orari - da mercoledì a
domenica dalle 17 alle 23
Maria Chiara Salvanelli |
Press Office & Communication Paolo Ventura è cresciuto a Milano,
trascorrendo le sue estati sulle colline della Toscana orientale.
I lavori sulle città e i loro landscape sono uno dei
filoni a cui si rivolge la ricerca e la poetica di
Paolo Ventura, paesaggi non riconoscibili se non a
volte per sparuti dettagli, architetture e palazzi
che vengono isolati dal contesto e che servono come
sfondo per le sue ricostruzioni immaginifiche,
ricreando quelli che potrebbero essere ideali vedute
italiane, prive di caratterizzazione eppure sempre
familiari e che si potrebbero ritrovare in qualsiasi
città. Non è la realtà che già esiste ad interessare
l’artista, ma le infinite possibilità di poter
creare e raccontare quello che non esiste.
Anche in passato la ricerca di Ventura si è
concentrata su singole città, come nella serie
dedicata a Milano iniziata nel 2021 e tutt’ora in
corso, ed è in questo filone che si inserisce questo
nuovo lavoro ambientato a Senigallia. Lo sguardo
dell’artista si è concentrato su scenari meno
turistici ma non per questo meno affascinanti della
città: ad assumere interesse per lui non è la
canonica bellezza dei luoghi che uniforma le vedute
cittadine, ma piuttosto le sue contraddizioni come
il sovrapporsi di stili ed epoche che spesso
producono uno iato architettonico. Troviamo così
palazzi degli anni ’60 che si mescolano con altri
degli anni ’70, hotel del lungomare giustapposti a
case di pescatori, di casellanti e a pollai.
L’occhio si sofferma sulle stratificazioni del
paesaggio senza nessuna volontà di denuncia, ma anzi
con la voglia di conoscere meglio il contesto per
poterlo usare e modificare e dare vita così a nuovi
luoghi che acquistano un ulteriore valore e visione,
quasi metafisici e fuori dal tempo.
Il modus operandi di Paolo Ventura parte dalla
fotografia su cui poi interviene con pittura ad
acrilico, lavorando per sottrazione: dal dato reale
registrato dallo scatto fotografico crea una
scenografia sì artificiale ma allo stesso tempo
affascinante e atemporale.
Paolo Ventura - Senigallia
22 giugno – 31 ottobre 2023
Palazzo del Duca, Senigallia
Info e prenotazioni:
www.comune.senigallia.an.it
www.feelsenigallia.it
T. 366 – 679.79.42
circuitomuseale@comune.senigallia.an.it
Biglietteria elettronica
www.ciaoticket.it
dal 5 luglio - da mercoledì a domenica dalle 18 alle
24
Biglietti
Ingresso intero €. 8,00 – cittadini di età superiore
ai 25 anni; ingresso agevolato €. 4,00 – cittadini
dell’Unione europea di età compresa tra i 18 e i 25
anni e ai docenti delle scuole statali con incarico
a tempo indeterminato; ingresso ridotto €. 6,00 –
soci FAI, Touring, Coop Alleanza 3.0, Archeoclub
d’Italia, Pro Loco, CNA, AVIS Senigallia,
Associazione Albanostra - Cassa Mutua G. Leopardi, e
possessori del biglietto di ingresso alla Rocca
Roveresca o al Museo Archeologico Statale di Arcevia,
special card per soci BCC Fano, turisti ospiti delle
strutture alberghiere di Senigallia muniti di
apposito riconoscimento; gratuito per tutti i
cittadini appartenenti all’Unione Europea, di età
inferiore a 18 anni e per gli iscritti alla Libera
Università per Adulti di Senigallia e nei casi
previsti dal D.M. 11 dicembre 1997, n. 507 e
ss.mm.ii.
Esibendo il biglietto di ingresso alla Rocca
Roveresca di Senigallia si avrà diritto a un
biglietto ridotto per la mostra.
Sono disponibili biglietti cumulativi con le altre
mostre presenti.
Maria Chiara Salvanelli | mariachiara@salvanelli.it
| +39 333 4580190
BIOGRAFIA
Suo padre, Piero, è stato un illustratore di libri per bambini negli anni
Settanta e Ottanta.
Alla fine degli anni Ottanta, Ventura frequenta l’Accademia di Belle Arti di
Brera.
All’inizio degli anni Novanta, inizia a lavorare cone fotografo di moda. Nel
giro di pochi anni, collabora già per riviste acclamate, tra cui “Elle”,
“Marie Claire”, “Amica”, “Vogue”. Verso la fine degli anni Novanta, dopo
circa dieci anni, Ventura gradualmente abbandona questo settore e si
trasferisce a New York per seguire un percorso artistico personale.
Nel suo studio di Brooklyn inizia a comporre e a fotografare diorami in
miniatura sul tema della Seconda Guerra mondiale in Italia, rifacendosi ai
ricordi e ai racconti della nonna. Nel 2006 Contrasto pubblica War Souvenir,
una raccolta di queste sue opere, con una prefazione di Francine Prose. Al
volume fanno seguito numerose mostre in tutto il mondo.
La BBC inserisce le opere di Ventura nel documentario della fotografia
intitolato The Genius of Photography (2007).
Tre anni dopo Ventura inizia il suo secondo grande progetto, Winter Stories
(2009), poi pubblicato in un volume da Aperture con una prefazione di
Eugenia Perry.
Nello stesso periodo inizia a collaborare con diverse gallerie newyorkesi ed
europee, tiene numerose mostre e le sue opere vengono acquistate da musei ed
enti fotografici di tutto il mondo.
Nel 2010 la Library of Congress degli Stati Uniti acquisisce una collezione
di 142 Polaroid facente parte della serie War Souvenir.
Negli anni successivi lavora ad altri progetti, tra cui The Automaton, edito
da Dewi Lewis nel 2012, e Behind the Walls, pubblicato da Danilo Montanari
Editore nel 2011.
Nel 2010 rientra in Italia e si trasferisce ad Anghiari, una piccola
cittadina in Toscana. Qui, in uno studio ricavato da un vecchio fienile di
campagna, si dedica a un nuovo progetto a cui dà il titolo Short Stories,
dove utilizza la sua famiglia come soggetto fotografico.
Nel 2016 Aperture pubblica queste foto in un volume intitolato appunto Short
Stories. Nel 2012 il Museo di Arte Contemporanea di Roma (MACRO) inaugura
una personale di Ventura da titolo Lo Zuavo Scomparso, a cui fa seguito un
volume omonimo edito da Punctum.
La regista canadese Helen Doyle inserisce le opere di Ventura nel film Dans
un océan d’images del 2013. Nello stesso anno la televisione svizzera dedica
un documentario al lavoro di Ventura, trasmesso dall’emittente di servizio
pubblico nazionale.
Nel 2015, il regista e documentarista olandese Erik van Empel gira un
lungometraggio su Ventura intitolato Paolo Ventura: The Vanishing Man, che
si aggiudica il Prix Italia nel 2016 quale miglior film nella categoria “TV
Performing Arts”.
Nello stesso anno, Ventura inizia la sua prima collaborazione con il mondo
del teatro e realizza. Le scene per il musical Carousel di Rodgers e
Hammerstein per la Lyric Opera di Chicago con la regia di Rob Ashford.
Nel 2018 prosegue la sua avventura nel teatro, collaborando con il regista
Gabriele Lavia, e realizza le scene e i costumi per Pagliacci di Ruggero
Leoncavallo, andato in scena al Teatro Regio di Torino, e l’anno successivo
per Cavalleria Rusticana.
Nel 2018 la Fondazione Giorgio Armani di Milano (Armani/Silos) dedica a
Paolo Ventura un’importante mostra personale.
Nell’autunno del 2020 Camera, il Centro italiano per la Fotografia di
Torino, inaugura al pubblico una retrospettiva degli ultimi quindici anni di
produzione artistica di Ventura.
Nel 2021 esce per Johan&Levi la sua autobiografia narrata da Laura Leonelli
dal titolo “Autobiografia di un impostore”.
Negli ultimi anni Ventura si è anche dedicato alla produzione di libri per
bambini, pubblicando tre libri con Topipittori.