Il mestiere del pittore - Il guazzo

Colori

Artisti si nasce , pittori si diventa :  Il guazzo

 

Per guazzo si definisce la pittura che ha per tempera la gomma e che a differenza dell'acquarello non si schiarisce diluendola con acqua, ma aggiungendovi bianco.

Vasari invece chiama indifferentemente guazzo o tempera le pitture a base di colla, lavorate su superficie inumidita. A guazzo era la pittura dell'antico Egitto perché fatta con pigmenti impastati a gomma (dragante) e talora anche a miele.
I colori, asciugando, mutano assai e spesso si fanno chiari, perlacei ed opalini come nei pastelli: è tecnica perfettamente francese (Boucher ed altri).

Il guazzo ha oggi ampia applicazione per cartelloni reclamistici, bozzetti di costumi, scene teatrali, illustrazioni.
Si dipinge a guazzo su tela, tavola, cartone, preparati con colla in modo che non siano assorbenti; per ampie stesure di toni piatti la superficie su cui si dipinge non va messa verticale o troppo inclinata perché le pennellate non abbiano a colare una sull'altra.

I colori si preparano macinando pigmenti ad acqua ed unendovi poi acqua gommata (10 grammi di gomma del Senegal sciolta in 100 grammi di acqua) e acqua zuccherata (50 grammi di zucchero sciolto in un litro d'acqua).

Ecco alcuni impasti tipici :

pigmento acqua gommata acqua zuccherata acqua pura
BIANCO ARGENTO 25 25 2 2
GIALLO CROMO 50 20 2 2
ROSSO VENEZIA 30 7 4 2
AZZURRO OLTREMARE 25 10 2 2


L'eccesso di gomma renderebbe lucente il colore una volta secco. Le riprese e le rifiniture a guazzo sono difficili e formano spesso sgradevoli chiazzature: perciò è bene rifinirli con acquarelli a base di manna.


 

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Ultimo aggiornamento:  13-02-21