La natura dell’Arte tra essere e apparire

Il maestro Giuseppe Signorile e gli allievi della Bottega d'Arte “Ippogrifo”

 

Collettiva d'arte contemporanea curata dal maestro Giuseppe Signorile - dal 4 al 14 maggio 2010 - presso il sottotetto della Chiesa Russa di Bari

 

GIUSEPPE SIGNORILE “L’arte non arriva alla verità. Le cose non devono essere perfettamente vere altrimenti sarebbero cartoline o fotocopie; devono apparire senza essere, ma sono pur non apparendo”. L’ essenza di oltre sessant’anni di mestiere nelle parole del maestro Giuseppe Signorile, direttore della Bottega d’arte “Ippogrifo” che, con l’associazione culturale Altair e il patrocinio della VI Circoscrizione Carrassi – San Pasquale, ha promosso e organizzato la collettiva Il maestro Signorile e gli allievi della Bottega che sarà inaugurata oggi, martedì 4 maggio alle 17,30 nel sottotetto della Chiesa Russa di Bari (c.so Benedetto Croce, 130) alla quale interverranno, oltre gli autori, i critici Vito Cracas, Gustavo Delgado ed Enzo Varricchio.

Uno spazio espositivo suggestivo, quello concesso da padre Vladimir Kochumov, che rappresenta come ogni sottotetto, il custode di memorie impolverate dove si raccordano le trame di storie lontane e reso in questo caso ancora più emblematico dall’essere l’unico luogo ortodosso nella vecchia Europa a fungere da congiunzione tra Oriente e Occidente. Tema ispiratore anche per alcuni artisti come Cosimo Calabrese che, da operaio in una fabbrica industriale, si trasforma nel proprio tempo libero in un attento e volenteroso allievo dedito all’approfondimento di tecniche antiche e moderne.

“Questa non è la classica galleria”, sottolinea il maestro Signorile, “ma una bottega d’arte alla maniera fiorentina in cui si sperimentano tutte le espressioni artistiche, dalla pittura alla scultura, al mosaico o alla musica. I tedeschi la chiamerebbero “bauhaus” (casa dell’arte, ndr) e resta davvero l’ultima del suo genere in Italia perché la scorsa settimana ha chiuso i battenti quella di Firenze. Chi entra qui impara in un secondo tempo la tecnica perché prima di tutto è necessario sapere come mettere un chiodo e tagliare il legno. Con i miei allievi si discutono concetti estetici e filosofici mentre si lavora manualmente; un ottimo metodo che consente di creare associazioni e ricordare più a lungo”.

Giuseppe Signorile, classe 1927, inizia la sua attività da autodidatta facendosi notare giovanissimo in una personale barese. La curiosità e la voglia di confronto lo portano a viaggiare in tutto il mondo e a entrare in contatto con artisti del calibro di De Chirico, Guttuso e Picasso con il quale stringe un rapporto amichevole. Dopo aver insegnato a Norimberga e Napoli rientra nella terra d’origine e avvia la bottega che da quarant’anni in via Michele De Napoli 22 accoglie tutti, da bambini di sei anni a maturi professionisti purché animati da un anelito artistico.

In questa occasione il maestro ha riunito attorno a sé quindici dei suoi allievi indipendentemente dal grado raggiunto e dalle tecniche utilizzate a rappresentare la complessità poliespressiva di cui si fa portavoce da sempre. Settanta dipinti tra cui, con le opere più note del maestro come l’Ulivo, scelto per la copertina del catalogo, o l’Autoritratto che ricorda i chiaroscuri del Caravaggio, trovano posto preziosismi tecnici come quelli di Silvia Belviso, le ispirazioni pop art di Michele Desiderato, i ritratti di Angela Dilillo con i suoi rimandi alle atmosfere klimtiane e infine fantasie naif come quelle di Piera Falivelli o Vito Santamaria.

Gli altri artisti, in ordine alfabetico: Rosanna Benedetto, Pasquale Conserva, Dora Di Pasquale, Giovanni Gualario, Tina L’Abbate, Agostino Lancieri, Liliana Pierfelice, Caterina Schirone, Michele Zippitelli.


Alessandra Nenna - Da "Barisera" del 4 maggio 2010

 

La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile tutti i giorni fino al 14 maggio dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 20.

  

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Ultimo aggiornamento:  15-06-10