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		 Neoplasticismo e
		astrattismo geometrico  
		
		 
		"Il termine Neoplasticismo compare per la prima volta nell’ottobre del 
		1917 con la pubblicazione del primo numero della rivista “De Stijl” (che 
		in olandese significa Lo Stile) fondata da T. V. Doesburg e P. Mondrian.
		 
		 
		Il primo 
		manifesto del gruppo De Stijl apparì nel Novembre del 1918. 
		L’obiettivo del gruppo che lo compilò (Theo van Doesburg, Robt. van’t 
		Hoff, Vilmos Huszar, Antony Kok, Piet Mondrian, G. Vantongerloo, Jan 
		Wils) era la combinazione organica dell’architettura, della scultura e 
		della pittura in un modo costruttivo lucido, non sentimentale, fatto per 
		elementi. Le tesi del movimento esprimono, sul piano figurativo, una 
		continuazione razionalizzata del cubismo e su quello sociale una lotta 
		radicale all’individualismo. 
		 
		Lo scopo dell’arte neoplastica era di natura filosofica: raggiungere, 
		utopisticamente, un equilibrio e un’armonia, non solo nell’arte, ma 
		anche nella società affinché in qualche modo arrivasse a riflettere il 
		mistero e l’ordine dell’universo attraverso un nuovo modo di vedere il 
		materiale e lo spirituale. 
		 
		Per i neoplasticisti la Pittura deve contenersi nell’ambito 
		dell’ astrattismo geometrico realizzando la liberazione della forma 
		naturale dalle sovrastrutture espressive, basando tutto sugli elementi 
		base della linea, del piano e dei colori primari attraverso rettangoli 
		ritmici e blocchi cromatici." ( da http://www.idesign.wiki/ )  |