Probabilmente non ne era consapevole (mi associo al pensiero dominante
ma non ne sono convinto) ma Umberto Eco, nel corso degli anni, ha
'seminato' un autentico trattato sull'arte.
Un opus magnum frammentario, discontinuo, divagante, stratificato e,
appunto, inintenzionale. Vi confluiscono saggi, presentazioni,
conferenze, articoli e Bustine di Minerva. Materiali eterogenei in larga
parte dispersi e dimenticati che, ora, per la prima volta, sono stati
ritrovati, riorganizzati, riletti da Vincenzo Trione e raccolti
nel libro 'Sull'arte. Scritti dal 1955 al 2016', accompagnato da
un'inedita galleria di ritratti di Tullio Pericoli.
Un ulteriore tassello della immensa impresa intellettuale di Umberto
Eco.
È un trattato segreto e sorprendente, caratterizzato dall'inconfondibile
stile di Eco: un misto di originalità interpretativa, di curiosità
intellettuale, di fantasia, di erudizione e di ironia. Vi incontriamo
meditazioni estetologiche, studi semiologici, indagini sociologiche e
incursioni militanti. E ancora: investigazioni sulle poetiche del
Novecento, sulle avanguardie e su movimenti come l'Informale e l'arte
programmata.
Molte pagine sono dedicate ad artisti-compagni di strada, tra gli altri:
Arman, Nanni Balestrini, Gianfranco Baruchello, Eugenio Carmi, Fabio
Mauri, Ugo Mulas e Tullio Pericoli.
Rivelatori i passaggi su alcune figure decisive: la bellezza, la
bruttezza, l’imperfezione, il kitsch, la vertigine della lista. Inattesi
gli interventi sullo statuto della critica d’arte e quelli, d’impronta
civile, sul futuro dei musei e sul destino del patrimonio culturale. Ne
emerge un involontario e inquieto teorico-criticostorico dell’arte. Che
sembra abbandonarsi a ininterrotte scorribande.
In realtà, Eco tende a
ritornare sempre sulle medesime ossessioni: l’opera come luogo aperto,
destinato a essere abitato e continuato dallo spettatore; l’esperienza
del fare come avventura fondata sulla centralità del “formare”. Infine,
l’arte come problema, come interrogazione: "È chiaro perché continuiamo
a fare arte. È biologico. Per lo stesso motivo per cui continuiamo a
innamorarci lungo la vita, talora anche a ottant’anni... Ed è chiaro
perché la pratica assume sempre nuove forme."
Umberto Eco (Alessandria, 5 gennaio 1932 – Milano, 19 febbraio
2016) è stato un semiologo, filosofo, scrittore, traduttore,
accademico, bibliofilo e medioevalista italiano.
Vincenzo Trione è Professore ordinario di Arte e media e di
Storia dell'arte contemporanea presso l'Università Iulm di
Milano, dove è preside della Facoltà di Arti e turismo, e tra
l'altro presidente della Scuola dei beni e delle attività
culturali e direttore dell'Enciclopedia Treccani dell'Arte
Contemporanea. |
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